martedì 25 novembre 2014

Raccontare ancora di un insegnante...

Per le studentesse e gli studenti del corso di Didattica Generale dell'anno accademico 2014-2015

Ne abbiamo parlato a lezione...propongo anche in questo anno una attività che credo importante (e anche con qualche utile ricaduta...). Come avevamo concordato inserisco un post con cui vi invito a narrare di uno dei tanti insegnanti che avete conosciuto. 
Nella vostra storia di studenti avete avuto modo di incontrare e lavorare con una molteplicità di maestre/i, professoresse e professori. Sono personalmente convinto, ma potrei argomentarlo, che avete elaborato a partire dalle vostre esperienze, in modo più o meno consapevole, una visione dell'insegnamento e che tale visione sia, come criterio guida per la vostra futura professione, molto più efficace ed incisiva di certe forme di conoscenza delle teorie/metodologie didattiche. Allora vi invito a raccontare, ripensando alle vostre esperienze di studenti, di quell'insegnante (non importa se l'incontro è avvenuto alle elementari o alle superiori) di cui conservate ancora oggi un ricordo positivo? Perché, tra i tanti conosciuti, ricordate proprio lui? Come insegnava? 
Come scadenza per l'inserimento dei commenti, indicherei la data del 7 dicembre. Può andare?

domenica 12 ottobre 2014

Flipped classroom in Molise

Ringrazio la prof.ssa Chiara Sbarbada per avermi segnalato la sua sperimentazione: flipped classroom per l'insegnamento dell'inglese nella scuola media Brigida di Termoli. Credo che nel suo genere sia la prima in Molise.

Ecco l'indirizzo: 




domenica 5 ottobre 2014

Una serie di incontri...

Segnalo la serie di incontri per la formazione in servizio degli insegnanti promossa da  una rete di istituzioni scolastiche molisane (I.C. “Colozza” di Campobasso, I.C. di Cercemaggiore, I.C. di Baranello e I.C. di Vinchiaturo).

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO E PEDAGOGIA DELL’INCLUSIONE -
prof. Giovanni Villarossa, Presidente Nazionale Emerito UCIIM - 26.09.2014

LA PROGETTUALITÀ -
prof.ssa Carmela Iannacone, Dirigente Scolastico - 02.10.2014

DIDATTICA DELL’INCLUSIONE
prof. Filippo Bruni, docente presso l’Università degli studi del Molise - 09.10.2014

LIM E PIATTAFORME e-LEARNING PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA (I parte)
prof. Pierfranco Ravotto, Direttore BRICKS e Senior Consultant AICA - 16.10.2014

LIM E PIATTAFORME e-LEARNING PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA (II parte)
prof. Pierfranco Ravotto, Direttore BRICKS e Senior Consultant AICA - 17.10.2014

MAPPE CONCETTUALI
prof. Filippo Bruni, docente presso l’Università degli studi del Molise - 06.11.2014

DIGITAL STORYTELLING
prof. Nicola Prozzo, docente l’Università degli studi del Molise - 10.11.2014

LA VALUTAZIONE PER COMPETENZE
prof.ssa Picozzi, Dirigente Scolastico - 18.11.2014

Gli incontri si tengono presso l’auditorium del Liceo Classico “Mario Pagano”
via Scardocchia - Campobasso - dalle ore 16,00 alle ore 19,00

domenica 20 luglio 2014

Multimedialità nel Rinascimento

Mi è capitato tra le mani un bel libro: Lina Bolzoni, Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento, Einaudi, Torino 2010. Spero di poterlo rileggere con maggiore calma, ma l'aspetto che mi ha colpito, per me che mi occupo di multimedialità digitale e di uso didattico delle immagini, è l'aver scoperto che la multimedialità ha una lunga storia. L'idea dei doppi ritratti, cioè del ritratto che non si limita alla sola dimensione pittorica, come verrebbe in modo scontato di pensare, ma che rinvia ad altre dimensioni è di grande interesse. Ad aver tempo sarebbe interessante ed importante andare a cercare le radici rinascimentali della multimedialità. Due passaggi del libro della Bolzoni possono essere in tal senso illuminanti:

sul doppio ritratto
"Così fra parole, immagini, oggetti, si instaura un gioco di rinvii, si mette in atto una specie di spettacolo multimediale, in cui ogni singola componente non perde di valore, ma viene potenziata come nel riverberarsi degli echi e delle rifrazioni" (p. 183) .

sulle medaglie
"Tra le varie forme d'arte che godettero di notevole fortuna nel Rinascimento ce n'è una che [...] sa combinare insieme il piacere tattile e visivo con l'esercizio mentale. E' la medaglia, fatta per essere maneggiata, accarezzata, ripercorsa in tutti i suoi particolari sia dalla mano sia dall'occhio, sia dall'ingegno, chiamato a mobilitare tutte le sue risorse, a ripercorrere tutta la galleria della memoria per decifrarne i significati" (p. 221).  

domenica 8 giugno 2014

Per C.D.P - Differenza di genere, apprendimento e scuola

Gentilissima C.D.P.,
le segnalo per il suo lavoro di tesi un  paio di testi in lingua italiana che credo possano aiutarla a scrivere il capitolo introduttivo.
Buon lavoro!

Simon Baron-Cohen (2003), Questione di cervello. La differenza essenziale tra uomini e donne, Milano, Mondadori.

Giuseppe Mari (a cura di) (2012), Comportamento e apprendimento di maschi e femmine a scuola, Milano, Vita e Pensiero.

domenica 1 giugno 2014

Università degli Studi del Molise - 4 giugno

Seminario

Risorse digitali per la comunicazione didattica tra l'Europa e il Molise

Saluti
Vincenzo Di Nuoscio - Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione
Lorenzo Scillitani - Presidente del Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione

Intervengono
Libor Stepanek - Language Centre Masaryk University Brno
Alberta De Lisio - Direttore Assessorato al Lavoro, Welfare, Istruzione, Formazione, Università e Ricerca della Regione Molise

Coordinano
Giuliana Fiorentino e Filippo Bruni - Università del Molise

Mercoledì 4 giugno, ore 16.30, Università del Molise, sala "Fermi", biblioteca d'ateneo, viale Manzoni, Campobasso

lunedì 14 aprile 2014

Raccontare di un insegnante...

Per le studentesse e gli studenti del corso di Didattica Generale  a.a. 2013-2014

Come avevamo concordato a lezione inserisco un post con cui vi invito a narrare di uno dei tanti insegnanti che avete conosciuto. 
Nella vostra storia di studenti avete avuto modo di incontrare e lavorare con una molteplicità di maestre/i, professoresse e professori. Sono personalmente convinto, ma potrei argomentarlo, che avete elaborato a partire dalle vostre esperienze, in modo più o meno consapevole, una visione dell'insegnamento e che tale visione sia, come criterio guida per la vostra futura professione, molto più efficace ed incisiva di certe forme di conoscenza delle teorie/metodologie didattiche. Allora vi invito a raccontare, ripensando alle vostre esperienze di studenti, di quell'insegnante (non importa se l'incontro è avvenuto alle elementari o alle superiori) di cui conservate ancora oggi un ricordo positivo? Perché, tra i tanti conosciuti, ricordate proprio lui? Come insegnava?
Come scadenza per l'inserimento dei commenti, indicherei la data del 4 maggio. Può andare?
Spero di vedervi vedervi mercoledì prossimo, auguro comunque sin da ora a voi e a tutte le persone che vi sono care buona Pasqua!

domenica 13 aprile 2014

Per A. A. MOOC e OER

[aggiornato il primo giugno 2014]

Gentile A. A., le segnalo per il suo lavoro di tesi alcune risorse on line sui MOOC e sugli OER. Tenga presente che questo post è "in progress" (la bibliografia è decisamente vasta!) ed aggiungerò in futuro altro materiale aggiornandolo per quello che potrò. Se trova ulteriori risorse significative me le segnali con un commento. 
Buon lavoro!

Due definizioni

OER (Open Educational Resources)
«teaching, learning, and research resources that reside in the public domain or have been released under an intellectual property license that permits their free use and re-purposing by others. Open educational resources include full courses, course materials, modules, textbooks, streaming videos, tests, software, and any other tools, materials, or techniques used to support access to knowledge»
William and Flora Hewlett Foundation, Open Educational Resources, http://www.hewlett.org/programs/education/open-educational-resources

MOOC (Massive Open Online Courses)
«an online course aimed at unlimited participation and open access via the web. In addition to traditional course materials such as videos, readings, and problem sets, MOOCs provide interactive user forums that help build a community for students, professors, and teaching assistants (TAs). MOOCs are a recent development in distance education. Although early MOOCs often emphasized open access features, such as connectivism and open licensing of content, structure, and learning goals, to promote the reuse and remixing of resources, some notable newer MOOCs use closed licenses for their course materials, while maintaining free access for students ».

Risorse 

Avvisati, F., Hennessy S., Kozma R.B., Vincent-Lacrin S. (2013),  Review of the Italian Strategy for Digital Schools, OECD, http://www.oecd.org/edu/ceri/Innovation%20Strategy%20Working%20Paper%2090.pdf. Importante perché segnala la prospettiva degli OER come centrale per il sistema scolastico italiano.

Burgos-Aguilar, J.V., Mortera-Gutierrez F.J. (2011), Formation of Communities of Practice to Promote Openness in Education, in  "eLearning Papers", vol. 6, n. 23, pp. 1-8. http://www.openeducationeuropa.eu/it/node/71333

Carson, S. (2009), The unwalled garden: growth of OpenCourseWare Consortium, 2001-2008,  in "Open Learning. The Journal of Open, Distance and e-Learning", vol. 24, n.1, pp. 23-29, http://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/02680510802627787.

D’Antoni, S. (2009), Open Educational Resources: reviewing initiatives and issue,  in "Open Learning. The Journal of Open, Distance and e-Learning", vol. 24, n. 1, pp. 3-10, http://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/02680510802625443.

Downes, S. (2011), Free Learning. Essays on open educational resources and copyright. http://www.downes.ca/files/books/FreeLearning.pdf. Per studiare l'etica della open education credo sia una delle fonti fondamentali.


European Commission (2013), Opening up Education: Innovative teaching and learning for all through new Tenologies and Open Educational Resources. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52013DC0654&from=EN. Esiste ovviamente anche la versione italiana.

Hylén J., Damme D.V., Mulder F., D’Antoni S. (2012), Open Educational Resouces. Analysis of responses to the OECD country questionnaire, http://www.adapt.it/englishbulletin/docs/OECD_May_2012.pdf [mi è stato segnalato da A. A.: interessante soprattutto nella sua seconda parte]

Kurshan B. (2008), OER Models that Build a Culture of Collaboration: A Case Exemplified by Curriki. In "eLearning Papers", vol. 3, n. 10, pp. 1-8. http://www.openeducationeuropa.eu/it/node/2688

Lane, A. (2008), Reflections on sustaining Open Educational Resources: an institutional case study. In "eLearning Papers", vol. 3, n. 10, pp. 1-13. http://www.openeducationeuropa.eu/it/node/2687?paper=57366

Mc Andrew, P. (2010), Defining openness: updating the concept of “open” for a connected world. In "Journal of Interactive Media in Education", vol.  15, pp. 1-13. http://jime.open.ac.uk/article/2010-10/pdf.  

Meiszner,  A., Glott, R., Sowe, S.K. (2008), Free/Libre Open Source Software (FLOSS) Communities as an Example of Successful Open Participatory Learning Ecosystem. In "The European Journal for the Informatics Professional", vol. 10, n. 3, pp. 62-68. http://www.cepis.org/upgrade/files/2008-III-sowe.pdf

Muslera R.J., Sicilia M-A., Cuadrado-Gallego J.J., López C., Leal A., Universal Education through Open Educational Resources (OER): technical, socioeconomics and legal aspects, http://www.map.uniroma2.it/digital_evolution/papers/cuadrado-gallego_paper.pdf [mi è stato segnalato da A. A.: interessante per la sintesi sui creative commons]

McAuley, A.,Stewart B., Siemens G., Cormier D. (2010), The MOOC Model for Digital Practice, http://www.elearnspace.org/Articles/MOOC_Final.pdf. Da segnalare per comprendere la peculiarietà dell'approccio connettivista ai MOOC.

OECD (2007), Giving Knowledge for Free. The Emergence of Open Educational Resources, http://www.oecd.org/edu/ceri/38654317.pdf. Importante documento dell'OCSE: ben strutturato in relazione a tutti gli aspetti che caratterizzano il tema degli OER.

Panke, S. (2011), An Expert Survey on the Barriers and Enablers of Open Educational Practices, In "eLearning Papers", vol. 6, n. 23, pp. 1-9.http://www.openeducationeuropa.eu/en/article/An-Expert-Survey-on-the-Barriers-and-Enablers-of-Open-Educational-Practices.

Thille, C. (2008), Building Open learning as a Community-Based Research Activity. In Iiyoshi T., Kumar M.S.Vv (eds), Opening up Education. The Collective Advancement of Education through Open Technology, Open Content, and Open Knowledge. MIT Press, Cambridge  - London. https://mitpress.mit.edu/sites/default/files/titles/content/9780262515016_Open_Access_Edition.pdf

Toikkanen, T. (2008), Simplicity and design as key success factors of the OER repository LeMill. In "eLearning Papers", vol.  3, n. 10, pp. 1-9. http://www.openeducationeuropa.eu/it/node/2689

van Dorp, C.A., Lane, A. (2011), Diffusion and adoption of OER. In "eLearning Papers", vol. 6, n. 23, pp. 1-9. http://www.openeducationeuropa.eu/it/node/71329

Wiley, D., Gurrel, S. (2009), A decade of development…. In "Open Learning. The Journal of Open, Distance and e-Learning", vol.  24, n.1, pp. 11-21, http://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/02680510802627746. Interessante articolo di un importante studioso come Wiley sull'evoluzione che ha portato agli OER con particolare attenzione al tema delle licenze. 

domenica 23 marzo 2014

2048

Tutti ne parlano, la risonanza sulla stampa nazionale è notevole... l'ho provato: è divertente. Una forma interessante di made in Italy. Complimenti all'autore, il diciannovenne Gabriele Cirulli!



domenica 16 marzo 2014

Una esperienza con Moodle in Molise

Segnalo l'articolo Terremoto e piattaforme virtuali: un percorso nella scuola primaria per educare al rischio sismico comparso sull'ultimo numero di Bricks.
Questo è l'indirizzo: 

Buona lettura!

venerdì 14 marzo 2014

Avviso corsisti PAS Accademia delle Belle Arti di Macerta

Avviso ai corsisti PAS dell'Accademia delle Belle Arti di Macerata:

Il blog del corso è aperto

domenica 9 marzo 2014

Per A.A. - Infografica

Ringraziandola per l'interessante segnalazione ricevuta del sito di infografica (http://visual.ly/) (che potrebbe tra l'altro essere l'oggetto di un post nel suo blog http://pilloledididattica.wordpress.com/), segnalo, per approfondire l'argomento, alcuni lavoro di Edward Tufte, che credo sia uno dei maggiori esperti a livello mondiale:
  • The Visual Display of Quantitative Information
  • Envisioning Information
  • Visual Explanations: Images and Quantities, Evidence and Narrative
  • Beautiful Evidence
Sono libri interessanti perché perfettamente coerenti con i principi dell'infografica dove l'equilibrio tra immagine e testo non vien lasciato al caso... 
Per ulteriori informazioni la rinvio al sito di Tufte: http://www.edwardtufte.com/tufte/. L'approccio è decisamente commerciale, ma comunque può essere utile.


Per A. M. - Giocattoli digitali

Pensando alla sua tesi sui giocattoli, le segnalo che un paragrafo, o se vuole un intero capitolo, potrebbe essere dedicato ai giocattoli digitali.
In modo del tutto incompleto le segnalo:

  • Lego mindstorms (http://www.lego.com/it-it/mindstorms/?domainredir=mindstorms.lego.com). Il tema della dimensione ludica della robotica trova uno dei suoi esempi più evidenti nell'evoluzione dei mattoncini della lego. Tra l'altro in Molise mi hanno segnalato una scuola media che intende sperimentarne l'uso didattico: sarebbe interessante capire come. 
  • Sphero (http://www.gosphero.com/it/). Una piccola palla che può essere comandata con un iphone o un ipad. Ci sono molte applicazioni e giochi: sarebbero da verificare gli usi didattici.
  • LittleBits (http://littlebits.cc/) . Una specie di meccano in versione aggiornata: piccoli moduli che vanno assemblati permettendo l'attivazione di funzioni diverse dando così origine ad una molteplicità di oggetti. Esiste una apposita pagina "education" (http://littlebits.cc/education) sul sito...
  • Sifteo Cubes ( https://www.sifteo.com/home). Begli oggetti che riprendono in chiave digitale e interattiva tanti giochi che si facevano con i cubi... e anche la dimensione educativa è presente. Guardi questo video:  https://www.youtube.com/watch?v=JP0w9lZoLwU e non si preoccupi per l'inglese... si comprendono comunque gli usi...
Buon lavoro e mi faccia sapere!

domenica 9 febbraio 2014

Fotografie per scoprire quello che non sappiamo

"La strada per far emergere il significato del segno fotografico sono due e fra loro opposte. la prima è quella di intervenire sull'autonomia del mezzo fino a spegnerla, piegandola quanto più è possibile alla volontà del soggetto; [...] l'altra è quella di interpretare la foto come un segno appartenente a un linguaggio solo in parte riducibile all'uomo, un segno che è sintomo, un segno che funziona da spia di un rimosso che invece di essere individuale è collettivo. [...] Attraverso essa traspare la parte in ombra, quella che viene rimossa; la fotografia è realmente tale se ci aiuta a scoprire quello che non sappiamo invece che a confermarci in quello che già conosciamo" (Franco Vaccari, Fotografia e inconscio tecnologico, Einaudi, Torino 2011, pp. 15-16).

Occupandomi di multimedialità in una prospettiva didattica, ho sempre il timore di pensare alle immagini in una forma riduttiva, solo come spiegazione e illustrazione. Mi piacerebbe riuscire a pensare alle immagini, anche in chiave didattica, come modo per fare ricerca, come strumento euristico...   

domenica 2 febbraio 2014

Conoscere è prevedere

"Conoscere è prevedere, ovvero imparare ad attendersi cosa ci si potrà presentare sulla base del modello di realtà che ci siamo formati a partire dalle strutture a priori, risultato dell'evoluzione, che sono presenti nella nostra mente già nella nascita e dalle precedenti esperienze che abbiamo avuto" (Pier Cesare Rivoltella, Neurodidattica, Cortina, Milano 2012, p. 67)

Se nel prossimo corso parlerò di neurodidattica, partirò da questa citazione...

domenica 26 gennaio 2014

Didattica della Shoah

Domani, 27 gennaio, presso l'istituto comprensivo “R. Capriglione” - Liceo Scientifico di Santa Croce di Magliano (CB), si terrà un Breve corso di storia e didattica della Shoah con una relazione del prof. Antonio Di Chiro su "Storia della Shoah", a cui seguirà un ulteriore intervento su "Didattica della Shoa". Ho appena finito di preparare le slide per quest'ultimo intervento. Le ho pubblicate su slideshare. Questo l'indirizzo: 


Spero che l'elenco di risorse, anche on line, segnalate sia di una qualche utilità...

domenica 19 gennaio 2014

Il giardino di Froebel e gli orti didattici

Sono riuscito ad acquistare la prima traduzione italiana di un'opera di Froebel a cui ero molto interessato per le implicazioni relative al gioco. L'ho letta velocemente e mi ha colpito, oltre al noto discorso sui doni e sul gioco, l'attenzione al tema del giardino che credo sia di grande attualità vista la diffusione degli orti e delle fattorie come luogo di attività didattica. 
Solo qualche passaggio: "Froebel vuole un giardino per l'insegnamento della storia naturale, perché egli può mettere così sotto gli occhi del fanciullo il quadro vivente della stessa natura; vuole un giardino per iniziare i suoi allievi alla coltivazione e alla botanica, perché l'uso di queste scienze non può insegnarsi che colla pratica; vuole un giardino per dare ai fanciulli gli elementi della geografia e della geologia [...] vuole un giardino per lo sviluppo del sentimento religioso" (Federico Froebel, Manuale pratico dei giardini d'infanzia ad uso delle educatrici e delle madri di famiglia, Civelli, Milano 1871, pp. 163-164).
Non solo: il giardino ha anche la funzione di educare alle "virtù sociali". Distinguendo tra giardino comune, coltivato dalla comunità, e giardini particolari, (circondati dal giardino comune e grandi un metro quadrato) coltivati dai bambini, Froebel osserva: "i fanciulli seminano e piantano nelle loro porzioncelle di terreno quello che vogliono; essi agiscono colle loro piantagioni e col loro suolo a piacere; subiscono le conseguenze di quello che fanno, di quello che trascurano di fare" (p. 165), ma al criterio di responsabilità individuale si affianca l'idea del mutuo soccorso in quanto "il fanciullo debole è assistito dai più forti; se l'un d'essi cade ammalato, i suoi compagni hanno cura del suo giardinetto, il fanciullo che fa una raccolta nel suo giardino, fa dei presenti a' suoi genitori, ai suoi amici, ovvero dispone del suo raccolto per un'opera di beneficenza" (p.164). Ad avere tempo sarebbe interessante verificare quanto l'insegnamento di Froebel sia presente nelle attuali pratiche dell'orto didattico così diffuso tra le scuole... sarebbe un ottimo tema anche  per delle tesi di laurea...

venerdì 17 gennaio 2014

Metodologia del gioco - per l'esame

Per gli studenti del modulo "corso di metodologia del gioco e dell'animazione"

Visto l'approssimarsi dell'appello, ricordo le modalità di esame che avevamo concordato:

Per i non frequentanti: il colloquio verte su tutti i testi indicati in bibliografia.

Per i frequentanti: a) il colloquio si svolgerà sulla base delle domande da voi stessi individuate e pubblicate in questo blog b) le domande iniziali, oltre a riguardare - come logico - temi più generali per passare solo successivamente a questioni più specifiche, verteranno in primo luogo sul vostro personale contributo al corso (ad esempio: che cosa avete inserito nei commenti ai post relativi al corso?) c) Non sono riuscito a parlarvi in modo adeguato dei videogiochi. Vi chiedo un supplemento davvero minimo di lavoro: si tratta solo di leggere questo post http://unanotaasettimana.blogspot.it/2012/10/damiano-felini-video-game-education.html (non vi preoccupate: è breve).

A presto

FB


domenica 12 gennaio 2014

Sienzio, lettura e libro: Tacet di Giovanni Pozzi

Tra treni ed ospedali in cui mi trovo a transitare in questi giorni sono riuscito a leggere il libretto di Giovanni Pozzi, studioso di storia della letteratura e di mistica medioevale, intitolato Tacet (Adelphi, Milano 2013). Il tema del silenzio viene affrontato con osservazioni di grande interesse sulla capacità di ascoltare, sul leggere, e sul libro (con una delle più intriganti critiche alla scrittura digitale che mi sia capitato di incontrare). 
Riporto solo qualche passaggio:
"Per ascoltare occorre tacere. Non soltanto attenersi a un silenzio fisico che non interrompa il discorso altrui [...], ma a un silenzio interiore, ossia un atteggiamento tutto rivolto ad accogliere la parola altrui. Bisogna far tacere il lavorio del proprio pensiero, sedare l'irrequietezza del cuore, il tumulto dei fastidi, ogni sorta di distrazione. Nulla come l'ascolto, il vero ascolto, ci può far capire la correlazione tra il silenzio e la parola" (pp. 20-21).
"L'apice del silenzio di ascolto si ha quando la parola stessa si presenta silenziosa senza perdere alcunché della vitalità: nella lettura" (p. 23).
"il libro, deposito della memoria, antidoto al caos dell'oblio, dove la parola giace, ma insonne, pronta  farsi incontro con passo silenzioso a chi la sollecita. Amico discretissimo, il libro non è petulante, risponde solo se richiesto, non urge oltre quando gli si chiede una sosta. Colmo di parole, tace" (p. 42).