domenica 30 gennaio 2011

Continuità scolastica 1935-2006

1. "Le diatribe apparse in questi ultimi tempi su vari giornali scolastici relative agli esami di ammissione alle scuole medie han mostrato un innegabile dissenso esistente fra insegnanti elementari e professori di scuola secondaria. I primi han voluto dimostrare l'esigenza eccessiva e il rigore inaudito dei secondi, e questi han sostenuto invece la insufficienza della preparazione dei candidati agli esami suddetti"

2. "A volte vedo nella mia esperienza, che è venticinquennale, che molti ragazzi, che potrebbero continuare benissimo [...] nei primi due anni della scuola superiore si disperdono [...] perchè non sono capiti, non sono compresi"

3. "come facciamo noi della scuola superiore a raggiungere, focalizzare, perseguire gli obiettivi della scuola superiore, quando ci arrivano i ragazzi che evidentemente non hanno ancora raggiunto gli obiettivi della scuola elementare [...] vogliamo dire che questi ragazzi non sanno leggere, non sanno scrivere e neanche comprendere quello che leggono?"

Ad una prima e superficiale lettura potrebbe sembrare che i passi citati, tutti di insegnanti, siano relativi ai nostri giorni. Una lettura più attenta mostra come il primo risalga a qualche decennio fa. Il primo passo è tratto da Pietro Agostini, Le prime analisi del pensiero e delle parole nella nostra lingua, S.I.T.A., Ancona 1935, p. V. Il secondo ed il terzo sono riportati in Filippo Bruni, Le vestali dell'orientamento? in Franca Emett, Quando si sta meglio fuori. Indagine multiprospettica sulla dispersione scolastica e formativa nella Regione Marche, Tecnodid, Napoli 2006, pp. 99-100.
Stupisce come, in 75 anni, nonostante una guerra mondiale, la questione sia vissuta e raccontata da chi insegna fondamentalmente nel medesimo modo...

lunedì 24 gennaio 2011

Per A.M. e S.M. - Game Studies

Care A.M. e S.M.,
vi segnalo per il vostro lavoro di tesi sui videogiochi la rivista Game Studies. The international journal of computer game research. Non ho avuto di effettuare ricerche al suo interno (basta utilizzare l'apposita casella in alto a destra), ma credo possiate trovare materiale interessante (mi è cascato ad esempio l'occhio sull'articolo di Alison Bryant, Anna Akerman e Jordana Drell sull'uso della Nintendo DS).
La rivista è disponibile on line all'indirizzo http://gamestudies.org/1001/.
Buona lettura e se trovate articoli utili, segnalatemeli.

domenica 9 gennaio 2011

Giuseppe Riva e i social network

Note di lettura
Giuseppe Riva, I social network, Il Mulino, Bologna 2010

Cap. 1 Che cos’è un social network
Viene ripresa ed ampiamente utilizzata la definizione di Boyd e Ellison secondo cui gli elementi costitutivi di un social network sono: 1. il profilo, 2. la rete degli utenti, 3. possibilità di esplorare le reti di altri utenti (p.17). [L’articolo è reperibile on line: Boyd D.M. e Ellison N.B. (2007), Social Network Sites: definition, History and Scholarship, «Journal of Computer-Mediated Communication», URL: http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html. Boyd sul tema è un personaggio di riferimento: ha collaborato con Ito alle ricerche della MacArthur Fondation pubblicate dal MIT.]
Due aspetti particolarmente interessanti. Il primo riguarda il diverso uso della narrazione all’interno del web 2.0, diverso uso della narrazione che segna il passaggio dal blog al social network: “se all’inizio le narrazioni avevano un carattere prevalentemente descrittivo, progressivamente gli utenti le hanno usate creativamente per definire la propria identità sociale” (p. 15). Il secondo riguarda la nozione di “interrealtà”, cioè dello spazio sociale creato dall’unione della vita reale con il cyberspazio (p. 16, p. 27). Sarebbe importante approfondire una tale visione confrontandola con le altre teorie del virtuale.
Da segnalare inoltre:
Le diverse modalità di relazione nei social network (paritaria come in Facebook, a stella, cioè asimmetrica, in Twitter) (p. 18).
La nozione di impression management relativa a “come presentarsi alle persone che compongono la rete” (p . 19).
La descrizione delle fasi di adozione di una nuova tecnologia, facendo riferimento a Everett Rogers (p. 21).
L’analisi dei bisogni a cui rispondono i social network (pp. 22 e seguenti).
Il discorso sulle emozioni in un contesto virtuale: il tema della alfabetizzazione emotiva (p. 31-32).

Cap. 2 La storia dei social network
Il capitolo è centrato sulla nascita e l’evoluzione dei social network (pp. 78 e seguenti). Approccio importante per evitare un appiattimento sul presente.
Altro aspetto centrale è dato dall’indicazione dei possibili sviluppi. Tre sono le linee individuate: 1. la crossmedialità con un legame sempre più stretto con il cellulare e la televisione (pp. 88-90); 2. importanza sempre maggiore dell’avatar con la prospettiva di una fusione tra social network e i mmorpg (massively multiplayer online role-playng games) (pp. 90 e seguenti). [Questo aspetto ludico mi intriga moltissimo]; 3. ridefinizione di amicizia che andrà articolata su più livelli (pp. 92 e seguenti)
Un riferimento al blog: “In pratica possiamo considerare i blog come i “padri” dei social network” (p. 73).
Piu pagine sono dedicate a Twitter (pp. 85 e seguenti).

Cap. 3 I social network come spazi sociali ibridi
Sono presentate una serie di considerazioni sulle comunità virtuali. Significativo il riferimento all’uso didattico delle comunità virtuali (pp. 120-121) in cui si fa riferimento a Cacciamani [l’ottimo Stefano!], Calvani 2005 [ma non l’ho trovato indicato nella bibliografia] e Mazzoni.

Cap. 4 Le opportunità dei social network
Meriterebbe di essere ripresa e sviluppata la relazione tra la nozione di dono e quella di social network (p. 141) [fino a che punto i social network si incrociano con il discorso di Latouche e Pallante da un lato e Luigino Bruni dall’altro?]

Cap. 5 Il lato oscuro dei social network [il titolo è retoricamente efficace… una citazione da Star Wars?]
Considerazioni interessanti soprattutto nella dimensione educativa. Due aspetti da sottolineare: 1. i rischi dell’identità fluida (p. 149) e 2. L’analfabetismo emotivo (pp. 149).

domenica 2 gennaio 2011

Su Twitter e sul suo uso didattico: alcuni materiali on line

Gabriela Grossek, Carmen Holotescu
Grossek G., Holotescu C., Can we use Twitter for educational activities?, 2008, http://www.morsmal.org/documents/members/admin/Can-we-use-Twitter-for-educational-activities.pdf
Alcuni materiali segnalati da Grossek e Holotescu nel loro articolo
Kuropatwa, D., Twitter, Ephemeral Learning Tool, 2007, http://adifference.blogspot.com/2007/07/twitter-ephemeral-learning-tool.html
Parry D., Twitter for Academia, 2008, http://academhack.outsidethetext.com/home/2008/twitter-for-academia/

Jeff Kurtz
L’esperienza di Jeff Kurtz in una scuola elementare
Il resoconto dell’esperienza: http://www.eric.ed.gov/PDFS/EJ859276.pdf
Il canale twitter: http://twitter.com/room302
Le foto su twitpic: http://twitpic.com/photos/room302
I file audio su chirbit: http://www.chirbit.com/room302

Gianni Marconato
Marconato. G., Benefici di Twitter per un blogger? 2008, http://www.giannimarconato.it/2008/01/benefici-di-twitter-per-un-blogger/

Caterina Policaro
Policaro C., Twitter: cosè, come si usa e tool utili, 2007, http://www.catepol.net/social-tools/twitter-cose-come-si-usa-e-tool-utili/#axzz19tWdVKxe
Policaro C., Usare Twitter in classe?, 2008, http://www.catepol.net/2008/02/02/usare-twitter-in-classe/#axzz19tXbKFBU

Monica Rankin
L’esperienza di Monica Rankin all’Università di Dallas
Il video: http://www.youtube.com/watch?v=6WPVWDkF7U8
Un commento relativo all’esperienza: http://www.utdallas.edu/~mrankin/usweb/twitterconclusions.htm

Elisa Spadavecchia
Articolo ed esperienze di Elisa Spadavecchia
L’articolo di Elisa Spadavecchia negli atti di Didamatica 2010: http://didamatica2010.di.uniroma1.it/sito/lavori/69-424-1-DR.pdf
Uso relativo ad uno scambio con una scuola tedesca http://twitter.com/4DT
Uso finalizzato alla formazione degli insegnanti http://twitter.com/elspad
Alcuni materiali segnalati da Elisa Spadavecchia nel suo articolo
Barret T., Twenty-nine interesting way to use Twitter in the classroom, 2009, https://docs.google.com/present/view?id=dhn2vcv5_118cfb8msf8
Belshaw D., Using twitter with your students, 2007, http://teaching.mrbelshaw.co.uk/index.php/2007/02/15/using-twitter-with-your-students/
McIntosh E., How could a school do “Footballresults to mobile phone”?, 2007, http://edu.blogs.com/edublogs/2007/02/how_could_a_sch.html
Sofi A., Twitter ed everywhere messaging, 2007, http://www.edupodcast.it/index.php/2007/03/07/twitter-didattica-ed-everywhere-messaging/