lunedì 28 marzo 2016

Giocare con i selfie 01: mostrarsi o nascondersi?


Vi anticipo, in attesa del prossimo incontro, il gioco che intendo proporvi. Avete presente il percorso fatto: assumendo l’approccio proprio della ludobiografia abbiamo giocato con le firme, con le microbiografie professionali di 140 battute usando twitter, con l’autoritratto fatto su carta e penna facendo a gara nell’individuare la persona ritratta. Per gli ultimi tre giochi ritratti vorrei utilizzare il selfie: sapete bene di cosa si tratta, un auto ritratto digitale condiviso in rete. 
  
Il gioco è semplice. Quando  inseriamo una nostra immagine nel profilo di un social network scegliamo di fatto tra due strategie. La prima è legata all’affermazione di sé, la seconda al nascondimento o, se volete, ad un mostrarsi in modo limitato e parziale. Se nel primo caso si tratta di evitare l’effetto foto tessera (ma allora quale sfondo, quale espressione del viso…) nella seconda di tratta di capire quali dimensioni celare.
Una strategia va scelta. Poi mano al cellulare per le fotografie (vi dirò che cos’è la finestra di Johari). Infine, visto che ormai tanti di voi nella precedente attività hanno acquisito una buona confidenza, userei Twitter (consiglio a chi non l’avesse fatto di scaricare l’app).  Vi mostrerò come Twitter  permetta di tagliare  e modificare le immagini. Per concludere il selfie va pubblicato con un messaggio in cui è inserito l’hashtag unimolsel01 e indicata la strategia prescelta.

Sceglierete il selfie che riterrete più efficace ed intrigante per ciascuna delle due strategie indicate. E sarà mia cura trovare un premio adeguato.

A giovedì

FB

domenica 27 marzo 2016

Domenica di Pasqua

"Se noi dai campi di prigionia, ovunque siano nel mondo, salveremo i nostri corpi e basta, sarà troppo poco. Non si tratta di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva"

Etty Hillesum, Lettere. Edizione integrale, Adelphi, Milano 2013, p. 57

domenica 13 marzo 2016

Convegno Sirem 2016

CONVEGNO SIREM 2016 – “L’EDUCAZIONE DIGITALE” – 
#Sirem2016
Modelli pedagogici e pratiche didattiche per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti
17-18 Marzo 2016, Sala Villani
Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”, Via Suor Orsola, 10, 80125 Napoli
il programma è qui

domenica 6 marzo 2016

Per ricordare Umberto Eco: "Perché le università"

Dall'intervento di Umberto Eco "Perché le università" in occasione di la "Magna Charta Universitatum: il venticinquesimo anniversario" (settembre 2013)

"Non si può trovare Dio nel rumore; Dio si palesa solo nel silenzio. Dio non è mai nei mass media, Dio non è mai sulle prime pagine dei giornali, Dio non è mai in TV, Dio non è mai a Broadway. Dio è, dove non c’è agitazione. Questa massima vale anche per chi non crede in Dio, ma pensa che da qualche parte esista una Verità da scoprire, o un Valore da creare. Non si possono trovare verità e creatività in un terremoto, solo in una ricerca silenziosa. Nel tumulto del mondo odierno, gli unici luoghi del silenzio, accanto alle sedi di meditazione religiosa, restano le università. Sono ancora fra i pochi luoghi in cui è possibile un confronto razionale fra diverse visioni del mondo. Da noi universitari ci si aspetta che combattiamo, seppure privi di armi mortali, l’interminabile lotta per il progresso del sapere e della pietas".

L'intero intervento è disponibile on line all'indirizzo: