domenica 23 ottobre 2011

Per F.C.: Komagata e altro...

Gentilissima F.C., continuo a pensare alla sua tesi. La proposta che vorrei farle è ovviamente lavorare sul libro pop up e sui suoi utilizzi didattici. Le avevo già indicato un possibile titolo. Si tratta di raccogliere materiale sul libro pop up, la sua storia individuando possibili categorizzazioni. Le segnalo il bel libro di Alessandra Anichini (Il testo digitale, Apogeo, Milano 2010), dove alcune pagine (122-24) sono proprio dedicate alla storia del libro pop-up. Un altro aspetto da trattare potrebbe essere quello di esaminare alcuni artisti che hanno realizzato libri pop up. Un cenno andrà fatto anche a Munari che, per quanto non abbia realizzato libri pop up, ha lavorato in maniera esemplare sulla dimensione tattile del libro. Un ulteriore riferimento andrebbe fatto ad un artista considerato il continuatore di Munari: Katsumi Komagata. Le segnalo in primo luogo alcuni link su Komagata:
http://www.comieco.org/allegati_lab/DocAllegati/K_Komagata.pdf (una breve presentazione in lingua italiana);
http://www.one-stroke.co.jp/ (è il sito di Komagata, in lingua giapponese, ma utile per avere il quadro di tutto ciò che ha fatto);
http://troisourses.online.fr/komagata2.html (in francese, anche in questo caso utile per conoscere la sua produzione).
I libri di Komagata non sono di facile reperibilità, ma non si preoccupi, ho io quanto serve. Le riporto qui sotto la bibliografia di Komagata, per come sono riuscito a ricostruirla, l’asterisco tra parentesi quadre sta indicare che ne posseggo una copia…

Bibliografia di Katsumi Komagata (ripresa e sistemata dai siti sopra segnalati)

Little Eyes No 1: First Look (beginning for babies)1990, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 2: Meet Colors (second step for babies)1990, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 3: Play with Colors (advanced for babies)1990, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 4: One for Many (learning for children)1991, published by Kaisei-Sha, Tokyo [*].
Little Eyes No 5: 1 to 10 (learning for children)1991, published by Kaisei-Sha, Tokyo [*].
Little Eyes No 6: What Color? (learning for children)1991, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 7: The Animals (fun for children)1992, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 8: Friends in Nature (fun for children)1992, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 9: Walk & Look (fun for children)1992, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Little Eyes No 10: Go Around (fun for children)1992, published by Kaisei-Sha, Tokyo.
Blue To Blue, 11 pages with additional die-cut shapes, dimensions: 24.5 x 19cm, Japanese text, published 1994, reprinted 2005.
Yellow To Red, 12 pages with additional die-cut shapes,dimensions: 24.5 x 19cm, Japanese text published 1994, reprinted 2005.
Green To Green, 11 pages with additional die-cut shapes, dimensions: 24.5 x 19cm, Japanese text published in 1994, reprinted in 2002.
I'm Gonna Be Born, 18 pages with additional die-cut shapes, dimensions: 21 x 21.2 cm, in Japanese, published in 1995, reprinted in 2004.
Sea Is Blue When Sky Is Blue, dimensions: 11 x 11 cm, in Japanese, published in 1995, reprinted in 2005.
Tears, 16 pages with a die-cut tear on each page, dimensions: 25 x 15.5 cm, in Japanese, published in 2000, reprinted in 2004.
Pacu Pacu, 16 pages with die-cut shapes, dimensions: 24.8 x 15.6 cm, in Japanese, published in 2000, reprinted in 2005.
Petit bout, Édition One Stroke, 2000, épuisé, Format : 25 X 15 cm. Un morceau de feuille de papier rouge découvre l'ivresse de l'envol et le fait découvrir à ses amis.
Found It!, 30 pages of semi-transparent paper, dimensions: 16 x 16 cm, published in 2002, reprinted in 2005.
Folds and Planes, 14 thick folded pages with die-cut and folded shapes, 22.4 x 30.5 cm, printed and Braille text on first and last page, in Japanese with English translation, published in 2003 by Les Doigts Qui Revent/Les Trois Ourses/One Stroke, printed in Japan, ISBN 2-911782-39-9 [è un libro tattile] [*].
Sound Carried By The Wind, 12 pages with additional die-cut shapes, dimensions: 24.5 x 19 cm, Japanese text, published in 2004 [*].
Where Stars Rest, 9 pages with additional die-cut shapes, dimensions: 24.5 x 19 cm, in Japanese, published in 2004. A book about dazzling stars, exploring different shades and textures of white paper. This book was commissioned by the town of Grenoble (France) as a gift to each baby born there in 2004.
Leaves, 19 pages interleaved with die-cut textured paper, 24 x 25.5 cm, printed and Braille text in English, published in 2004 byEditions du Centre Pompidou/Les Doigts Qui Revent/Les Trois Ourses/ One Strokeprinted in JapanISBN 2-84426-254-6.
A Cloud, 13 pages, with die-cut cloud shapes, dimensions: 25 x 31 cm, in Japanese and English published in 2007 [*].
Little Tree, 15 pages of coloured and textured card, pop-ups on every page, dimensions: 21 x 26 cm, in Japanese and English, published in 2008 [è un bellissimo libro pop-up!] [*].
Qui un video sul libro:
http://www.lefiguredeilibri.com/2011/01/31/little-tree-di-katsumi-komagata/ .
Where Stars Rest, new edition (2008), Design as above, but only using one type of paper instead of various textures. The text this time is printed in Japanese and English. Although less fine in appearance, the book is easier to read this way (if meant to be shared with children).

lunedì 17 ottobre 2011

Ale Gymnasium: un esempio per la progettazione degli spazi scolastici

Nell’ambito del progetto “Education of the Future” ho avuto l’occasione di visitare la scuola svedese promotrice del progetto: il Gymnasium di Ale, una piccola località nella Svezia meridionale. Gran bella scuola: già guardandola dall’esterno si nota la differenza con le tante scuole a forma di parallelepipedo che mi capita di vedere. Come mi hanno spiegato il tetto è stato volutamente pensato come le ali di una farfalla (http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6249965274/in/set-72157627781434105/): la lunga striscia viola nel piazzale antistante vuole rappresentare in forma simbolica un bruco. Per chi entra nella scuola il messaggio è chiaro. Appena si entra sulla sinistra una biblioteca (http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6249437935/in/set-72157627781434105) destinata non solo alla scuola ma a tutta la cittadinanza come il teatro collocato a destra dell’ingresso. La logica progettuale è interessante: la scuola non è un’entità separata, ma i suoi spazi e le sue attività si integrano con quelli della città. La scuola è concepita come una piazza coperta da cui accedere, nell’intero arco della giornata, ad una serie di spazi/servizi: aule, palestre, laboratori …. Ecco quindi la sala docenti con un invidiabile angolo cucina (http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6249968394/in/set-72157627781434105), il servizio mensa, spazi attrezzati con tavolini, studi per i docenti (http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6249439879/in/set-72157627781434105), armadietti per gli studenti ((http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6249440755/in/set-72157627781434105), fino alle indicazioni in braille sulle porte dei servizi…. Questa è anche l’occasione per ringraziare i colleghi svedesi per la splendida ospitalità!

A summary for my Swedish friends


For the project "Education of the Future," I had the opportunity to visit the school leader of the project: the Gymnasium of Ale, a town in southern Sweden. It is a beautiful school : in particular is very interesting organization of the spaces that were designed to be used by both the school and by the Ale Municipality. The link between school and territory is very strong, and it is significant also the continued use of space during the whole day. Congratulations! and tack så mycket for your wonderful hospitality!


Filippo Bruni

domenica 16 ottobre 2011

Tra Oriente e Occidente: il giardino della Fondazione Querini Stampalia a Venezia

Sono grato ai miei due colleghi, appassionati esperti tanto di arte quanto di Venezia, per avermi consigliato di visitare il giardino della Fondazione Querini Stampalia. Approfittando di qualche ora libera tra aereo e treno, ho avuto modo di visitare questo piccolo ma squisito giardino realizzato da Carlo Scarpa.
Davvero un piccolo giardino dove si equilibrano una molteplicità di elementi teoricamente contrapposti. Oriente e occidente: sembra un giardino zen riletto alla luce della cultura occidentale (sarei curioso, da dilettante in materia, di conoscere i rapporti tra Scarpa e il Giappone). Acqua e terra: due piccole vasche che in qualche modo incorniciano il piccolo prato. Antico e moderno: la vera di pozzo in candida pietra ad un estremo del giardino contrapposta al cemento del lato opposto. Curve e linee rette: la rotondità della vera di pozzo e di alcuni particolari del giardino contrapposti alla alle forme squadrate delle vasche.
Qualche foto:
http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/sets/72157627779469065/

domenica 2 ottobre 2011

Una iniziativa: progetto SIMOLA e mobile learning

Nell’ambito del progetto Europeo SIMOLA è stata promossa una Tavola rotonda su “Tecnologie e didattica”. La data è quella di mercoledì 5 ottobre 2011, alle ore 16, presso l'Università degli Studi del Molise, Biblioteca di Ateneo, sala Enrico Fermi, Viale Manzoni, Campobasso. Questo è il programma:

ore 16.00 Saluti
Giovanni Cannata, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise; Giuliana Petta, Dirigente Ambito Territoriale Campobasso; Alberto Barausse, Direttore del Centro Linguistico di Ateneo, Università degli Studi del Molise


ore 16.30 Giuliana Fiorentino, Università del Molise,Incremento lessicale e mobile learning: prospettive teoriche e applicative (progetto SIMOLA)
ore 17.00 Annamaria Cacchione, Università del Molise, Presentazione del software LingoBee, Progetto SIMOLA
ore 17.30 Filippo Bruni, Università del Molise, Tecnologie nella didattica e mobile learning
ore 18.00 Oronza Perniola, Ufficio Scolastico Regionale Molise, Apprendimento linguistico e TIC nelle scuole del Molise
ore 18.30 Marco Di Paolo, Ufficio Scolastico Regionale Molise, I progetti ministeriali e molisani in ambito di nuove tecnologie
ore 19.00 Conclusioni