domenica 22 settembre 2013

Oggetti, collezioni, musei e persone

"ritengo che il punto di vista di scrittori e aspiranti pittori sia molto simile a quello dei pionieri del collezionismo [...] Nonostante tutta la retorica sulla storia e la memoria, i primi collezionisti non erano spinti dal desiderio di preservare le vestigia del passato, ma dall'esigenza di crearsi un'identità e, quindi, un nuovo futuro" (Orhan Pamuk, L'innocenza degli oggetti. Il museo dell'innocenza, Istanbul, Einaudi,Torino 2012, p. 46)

da Un Modesto manifesto per i musei
"Se gli oggetti non sono privati del loro ambiente e delle loro strade, ma vengono sistemati con cura e ingegno nelle loro case naturali, racconteranno da sé le proprie storie" (Orhan Pamuk, L'innocenza degli oggetti. Il museo dell'innocenza, Istanbul, Einaudi,Torino 2012, p. 57) 

Il collezionare viene spesso inteso in termini negativi: ricerca talvolta ossessiva, al limite della patologia, di oggetti da tenere nascosti. Il collezionista è visto come colui che privilegia le cose rispetto alle persone, che preferisce quanto non è più utile rispetto a ciò che è vivo e funzionale. E i musei spesso, sia pure in modo riflesso, risentono di una tale visione.

Bella l'idea di Pamuk: il collezionare, gli oggetti "museali" assumono un nuovo valore: ci raccontano storie, ci permettono empaticamente di conoscere persone e condividere vite a patto che non siano separati dalla quotidianità ma facciano da tramite con la folla non anonima che sta dietro di loro.   

domenica 15 settembre 2013

Il museo dell'infanzia a Sirolo

L'estate è ormai finita, ma a metà tra svago e impegni professionali, ho avuto modo di visitare il Museo dell'infanzia a Sirolo (AN). Interessante come il collezionare possa svilupparsi e dare origine a un museo: il Museo dell'infanzia  nasce dalla passione personale di collezionista coltivata per anni e mette in mostra una materiale che, anche se talvolta eterogeneo, trova un filo comune nell'infanzia e, soprattutto, nel giocattolo. Come segnalato nel sito (http://www.museodelgiocattolo.net/) infatti "il museo ripercorre la storia del giocattolo e dell'infanzia dall'antichità agli anni del boom economico". Sono segnalate anche attività didattiche che mostrano il coinvolgimento delle scuole.
E visitare un museo è una esperienza che andrebbe recuperata e colta nella nella sua interezza. Come osserva Orhan Pamuk in un bellissimo libro (L'innocenza degli oggetti. Il museo dell'innocenza, Istanbul, Einaudi,Torino 2012, p. 18) "c'è un abisso tra le parole e le cose, tra le immagini che le parole possono evocare nella nostra mente e i ricordi che può riportarci alla memoria un vecchio oggetto che usavamo un tempo". 

domenica 1 settembre 2013

E' uscito il numero di Form@re (n. 2, vol. 13) dedicato alla Evidence Based Education. 
Questo è il link: 

Buona lettura!