Mi è capitato tra le mani un bel libro: Lina Bolzoni, Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento, Einaudi, Torino 2010. Spero di poterlo rileggere con maggiore calma, ma l'aspetto che mi ha colpito, per me che mi occupo di multimedialità digitale e di uso didattico delle immagini, è l'aver scoperto che la multimedialità ha una lunga storia. L'idea dei doppi ritratti, cioè del ritratto che non si limita alla sola dimensione pittorica, come verrebbe in modo scontato di pensare, ma che rinvia ad altre dimensioni è di grande interesse. Ad aver tempo sarebbe interessante ed importante andare a cercare le radici rinascimentali della multimedialità. Due passaggi del libro della Bolzoni possono essere in tal senso illuminanti:
sul doppio ritratto
"Così fra parole, immagini, oggetti, si instaura un gioco di rinvii, si mette in atto una specie di spettacolo multimediale, in cui ogni singola componente non perde di valore, ma viene potenziata come nel riverberarsi degli echi e delle rifrazioni" (p. 183) .
sulle medaglie
"Tra le varie forme d'arte che godettero di notevole fortuna nel Rinascimento ce n'è una che [...] sa combinare insieme il piacere tattile e visivo con l'esercizio mentale. E' la medaglia, fatta per essere maneggiata, accarezzata, ripercorsa in tutti i suoi particolari sia dalla mano sia dall'occhio, sia dall'ingegno, chiamato a mobilitare tutte le sue risorse, a ripercorrere tutta la galleria della memoria per decifrarne i significati" (p. 221).
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