mercoledì 6 novembre 2013

Domande per il corso di metodologia del gioco e dell'animazione - terzo gruppo

Pubblico, con dei minimi aggiustamenti, le domande che avete inserito come commenti nell'apposito post. Il mio ringraziamento va a a tutti voi ma un ringraziamento particolare lo devo a Mariagrazia Petti e a Concetta Palombo per aver raccolto i vostri commenti/domande, averle ordinate e confrontate e avermele inviate.

1. Che cos'è il debriefing? 
2. A cosa serve il debriefing?
3. E' corretto dire che il debriefing è una forma di valutazione? Perché?
4. Quali sono i limiti del gioco?
5. Perché Huizinga considera il gioco come un atto libero?
6. Huizinga distingue i giochi in due forme. Quali sono?
7. Huizinga opera una distinzione molto marcata tra giochi inferiori e giochi superiori. In             cosa consiste questa distinzione?
8. Esiste davvero la differenza tra giochi superiori e giochi inferiori?
9. Perché possiamo "criticare" Huizinga quando parla di giochi inferiori?
10. Per non usare la definizione di giochi "superiori" ed "inferiori", potremmo definirli come           giochi per fasce d'età?
11. Che legame c'è per Huizinga tra regole del gioco e regole sociali?
12. Come si può spiegare la contraddizione di Huizinga nel dire che il gioco è disinteressato         ma al tempo stesso indispensabile?
13. Ogni gioco implica regole ma esiste anche chi fa il guastafeste o il baro. Che differenza           esiste tra queste due ultime figure?
14. Il guastafeste ha regole proprie nel gioco o non accetta alcun tipo di regole?
15. Cosa sostiene Huizinga in relazione al gioco come lotta?
16. Huizinga parla del gioco come lotta oppure come gara?
17. Cosa intende Huizinga quando afferma "il gioco non è la vita ordinaria o vera"?
18. Il gioco è qualcosa di creativo ma ha uno spazio e un tempo definiti e con delle                       caratteristiche. Quali?
20. Cosa intende Huizinga quando parla di gioco, diversità e misteri?
21. Che rapporti ci sono tra gioco e festa?
22. La simulazione può essere considerata una forma di sperimentazione e, anche, un                 modello didattico?
23. Cosa intende Huizinga quando afferma: "il gioco comandato non è più un gioco"?
24. Cosa intende Huizinga con il binomio gioco-libertà? e come un uomo adulto vede il                 gioco?
25. La mia domanda è :che rapporto c'è per Huizinga tra gioco e bellezza?
26. Tutti i giochi hanno delle regole prestabilite?
27. Per quali aspetti il gioco è paradossale?
28. Cosa comporta il "mettersi in gioco"?
29. A quali riti o feste può essere associato il gioco e perché?
30. Nel gioco esiste anche una dimensione emotiva?
31. Gioco è simulazione. Si possono considerare due realtà della stessa medaglia? Se si             Perché?
32. Cosa si intende con la frase "Il gioco è fine a se stesso" ?
33. La costruzione di spazi di gioco è legata alla creatività?
34. Per quale motivo il gioco è anche ordine e tensione?
35. Fondamentalmente cos'è il gioco per Huizinga?

Un ringraziamento particolare a: 

Barbato Rosapia Maria, Bassi Deborah, Basta Maria, Bornaschella Monica, Calabrese Mariangela, Campofredano Angela, Cannnone Luciana, Castelletto Marinella, Cianciullo Francesca, Cicchese Chiara, Cimmino Luigi, D'Aloia Francesca, D'ambrosio Lorenzo, De Cristofaro Maria Teresa, De Michele Federica, Falcone Silvana, Ferrante Martina, Ferrara Chiara, Foschini Linda, Frisenna Francesca, Guerre Marina, Guerrieri Letizia, Iammarino Carmen, Lamelza Sara, Marinelli Tania, Massacra Nadia, Meffe Marica, Moffa Nicoletta, Monaco Federica, Ndreca Dalina, Paglione Chiara, Panichella Mariastella, Papilio Marianna, Parente Lucia, Petrone Carmen, Pirollo Stefania, Plescia Letizia, Rendina Michele,  Antonio, Russo Rossella.  


Nessun commento:

Posta un commento