domenica 15 maggio 2011

Munari, Belgrano e l'uso di immagini per raccontare

Per M.F.

Sempre pensando al suo lavoro di tesi, le segnalo il gioco di Giovanni Belgrano e Bruno Munari, PIU' E MENO, (Corraini editore, Mantova, 1970-2008). Bruno Munari è un personaggio troppo noto per essere presentato e Belgrano, da quanto so, ha lavorato a lungo nella scuola.

Il gioco o costruito da una serie di carte rettangolari (72 per la precisione), sovrapponibili grazie al fatto che la maggior parte (48) sono immagini su fondo trasparente. Questo rende possibile comporre le immagini tra di loro.

Interessanti le indicazioni d'uso che non vanno solamente verso un generico supporto alla creatività, ma in una direzione narrativa. Nel depliant allegato si afferma: "Si può giocare in gruppo raccontando insieme: distribuire le carte ai bambini; il capogioco inizia con una prima sovrapposizione di due carte e ne spiega il significato; gli altri bambini a turno aggiungono le loro carte, continuando la descrizione delle immagini che mutano. Consegnare ai bambini un numero limitato di carte. Vince chi riesce a trovare il maggior numero possibile di associazioni d'immagini".

Ecco un esempio:


Il gioco è consigliato per la fascia d'età che va dai 3 agli 8 anni.

Di nuovo, come per il libro di Mari, mi chiedo come effettivamente possa essere giocato in classe. Mi lascia perplesso il criterio per stabilire un vincitore (credo sia possibile solo in un contesto con pochi bimbi molto coinvolti). Convincente il suggerimento di utilizzare le carte a gruppi (non certo scelte a caso, ma quelle logicamente sovrapponibili). Anche qui però faccio fatica vederlo come gioco destinato all'intero gruppo classe: molto meglio un piccolo gruppo. Dal punto di vista del design - e non potrebbe essere altrimenti, vista la genialità di Munari - è comunque un oggetto splendido: sarebbe bello pensarne una versione digitale... sul sito della Corraini un gioco per il digital storytelling con alcune delle schede di Munari e Belgrano sarebbe anche un'ottima pubblicità...

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