domenica 20 novembre 2011

Edgar Morin

"C'è una inadeguatezza sempre più ampia, profonda e grave tra i nostri saperi disgiunti, frazionati, suddivisi in discipline da un parte, e realtà o problemi sempre più polidisciplinari, trasversali, multidimensionali, transnazionali, globali, planetari dall'altra" (Edgar Morin, La testa ben fatta, Cortina, Milano 2000, p. 5).

Le tesi di Morin sono ormai note e recepite, ma lo scarto con le pratiche rimane forte...

Il 17 novembre scorso si è svolta la cerimonia di consegna della laurea honoris causa da parte dell'Università di Macerata a Edgar Morin. Nonostante l'età, Morin ha tenuto una splendida lezione dottorale in italiano. Spero che video, immagini e testo siano resi il più presto possibile disponibili.

3 commenti:

  1. Affascinante la tesi di Morin, ma molto ambiziosa! “Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assolutamente certa, è dialogare con l’incertezza“. Una bella utopia ma poco realizzabile, penso, nelle pratiche dell' odierna scuola italiana. La riforma dell'insegnamento, auspicata da Morin, la vedo molto lontana da noi e il pensiero divergente ancor di più.
    Un saluto a tutti.
    Silvia Arcolesse

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  2. Grazie per le sue considerazioni! Capisco il suo punto di vista, del resto credo che l'aspetto interessante delle osservazioni di Morin sia non semplicemente la prospettiva utopica, ma la presa d'atto di una realtà. Non so come valuti i tempi che stiamo vivendo, ma l'incertezza, e mi perdoni il gioco di parole, è un dato sin troppo evidente. E proprio a partire da questo che mi sembra nasca la sfida a cui Morin vuole rispondere...il pensiero divergente potrebbe essere più una necessità che una scelta...

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  3. ha ragione professore,l'incertezza c'è ma io vedo sempre meno strumenti culturali e pratici per poterla sormontare. Anzi , forse, vedo sempre meno persone che pensano. E se le persone non pensano non possono insegnare a pensare.
    La riforma del pensiero è strettamente legata alla riforma dell'insegnamento e viceversa.Speriamo che si inizi a pensare per poter insegnare a pensare.
    La ringrazio dell'attenzione che dona ai suoi studenti e alle loro opinioni.
    Saluti

    Silvia Arcolesse

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