domenica 8 dicembre 2013

Per il laboratorio di metodologia del gioco - brainstorming finale

Riporto le vostre osservazioni relative all'attività finale del laboratorio: che termine associate al gioco? Avete modificato l'associazione rispetto alla scelta operata ad inizio corso? 
Grazie a Sara Lamelza e Carmen Iammarino per la trascrizione e a tutti voi per aver partecipato! Mi consola sapere che il corso è stato utile a modificare e argomentare i vostri punti di vista. Grazie ancora!   


GIOCO: apprendimento.
La parola associata al gioco per me è la stessa, anche se il suo corso mi è servito per capire le modalità con cui rendere il gioco veramente funzionale all'apprendimento, e che, un gioco libero, da soli o in gruppo, può insegnare molto di più di un gioco strutturato e, soprattutto , imposto.
GIOCO: emozione, libertà, regole e ruolo.
Inizialmente ho associato il gioco a emozione e libertà.  Ancora lo associo a questi termini e in più aggiungerei il concetto di regole e ruolo che, secondo me, risultano fondamentali in questo ambito. Il gioco è sia libertà, ma anche regole; è sia emozione ma presuppone anche un ruolo e una parte, una posizione da rispettare.
GIOCO: momento di svago ma anche di cooperazione, un modo per conoscere, per esprimere quel che si è e per conoscere gli altri.
All’inizio del corso avevo scritto che il gioco era un allontanamento dalla realtà e un momento di spensieratezza. Dopo aver frequentato queste ventiquattro ore mi rendo conto di aver sempre sottovalutato il gioco, riducendolo a un semplice momento di svago; ma, in realtà, non è così.  
GIOCO: aspetto nascosto dietro molte attività umane 
La parola che avevo associato al gioco era incontro, penso ancora che il gioco sia momento di incontro con l’altro ma mi ha colpito molto l’idea del gioco che accompagna tutta la vita dell’uomo, da bambino ad adulto considerando forme di gioco aspetti della vita sociale, come il tribunale, a cui non avevo mai pensato in questi termini. 
GIOCO: manifestazione più libera, affascinante e significativa di ogni individuo
La mia versione del gioco oggi è diversa perché associo ad esso diverse componenti.
GIOCO: svago, interazione, ha sempre delle regole condivise o non, si esprime in tante dimensioni e attraverso tante modalità.
Il mio primo significato era svago.
GIOCO: il gioco è connaturato nell’uomo, è un modo di essere: come si gioca così si vive, se si è seri nel giocare si è seri anche nell’affrontare la vita, se si è superficiali nel giocare lo si è anche nella vita etc.…il gioco è anche un campo di prova, è uno sperimentare e mettere alla prova le proprie capacità.
La mia prima definizione di gioco era: immedesimazione fantasiosa.
GIOCO: pragmatico, con mille modi di interpretarlo, spensierato.
GIOCO: follia.
GIOCO: multidimensionale.
Prima avevo associato al gioco il termine “spensieratezza”.
GIOCO: elemento fondamentale per la crescita.
È la stessa idea che avevo prima di iniziare il corso, però con questo ho approfondito molti elementi appartenenti al gioco che prima mi erano sconosciuti.
GIOCO: responsabilità e integrazione.
GIOCO: cooperazione.
All’inizio del corso lamia parola era la stessa, innanzitutto perché trattando le diverse tipologie di gioco, abbiamo parlato anche di giochi cooperativi: quelli dove non proclamano un vincitore finale, dove non si contano punti ma soprattutto perché attraverso il reciproco contributo si giunge ad uno scopo comune. Più o meno avevo lo stesso pensiero riguardo al gioco e grazie a questo corso ho ampliato le mie conoscenze.
GIOCO: divertimento e apprendimento.
Inizialmente avevo pensato al gioco come divertimento ma anche apprendimento. Continuo a pensare questo ma seguendo il corso ho potuto capire molto di più sul gioco, ad esempio non avevo mai immaginato un gioco come “competizione” perché per me il gioco era divertirsi, quindi non sentivo competizione con gli altri.
GIOCO: regole.
Per me la parola è cambiata perché, affrontando le varie lezioni di questo corso, anche quello che pensavo fosse istinto al suo interno contiene regole. 

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