Vista la condivisa passione per gli albi illustrati, segnalo
gli ultimi due che ho avuto modo di leggere/vedere e che sono accomunati dal
fatto di poter essere usati per un percorso dedicato all’intercultura. Il primo
– che, a mia vergogna, ho letto solo ora, è piccolo blu e piccolo giallo di Leo
Lionni (Babalibri, Milano 2011, ma l’originale è del 1959): una metafora visiva
(per quanto sia presente il testo scritto, le immagini non hanno una funzione
didascalica…) su come l’entrare in relazione crei qualcosa di nuovo e modifichi
l’identità di chi si incontra. Il secondo, L’approdo di Shaun Tan (Elliot, Roma
2011), è il migliore esempio che mi sia capitato di incontrare di come sia
possibile narrare, esprimendo in maniera assolutamente dettagliata una lunga
serie di emozioni e di situazioni,
utilizzando solo ed esclusivamente immagini. La storia, dall’esito felice, è
quella di un migrante che, alla fine, si ricongiunge alla sua famiglia.
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Probabilmente Leo Lionni è più conosciuto dagli insegnanti come l’autore di “Guizzino” – Babalibri 2006 – una storia di amicizia e di rispetto della diversità. Conosco “ Piccolo Blu e Piccolo Giallo”, un albo che offre numerosi spunti didattici e che ci permette di riflettere sull’identità, la diversità, la condivisione, la multiculturalità, la libertà e l’amicizia. A distanza di decenni dalla pubblicazione, lo trovo, assolutamente, attuale/moderno sia nella ricchezza dei contenuti, dei messaggi profondi che veicola, che dal punto di vista delle immagini… le macchie di colore riescono a raccontarsi e a raggiungere il lettore. Grazie alla tua segnalazione, ho avuto modo di vedere i disegni a matita e di leggere qualche recensione de “L’approdo” di Shaun Tan e, in questo caso, la vergogna è mia, visto che quest’importante graphic novel si è si è conquistata onorificenze in tutto il mondo.
RispondiEliminaGrazie del commento! Prossimo acquisto Guizzino!
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