Per i docenti del corso sul sistema scolastico (Vasto 13 marzo 2011)
Spero che quando leggerete questo post sia già stato tutto spiegato. Comunque ricordo la proposta laboratoriale per questo incontro. L'invito consiste in primo luogo nel raccontare le vostre pratiche d'uso di internet utilizzando la scala Forrester. In quale livello vi collocate? Secondo invito: come utilizzate le tecnologie digitali all'interno delle vostre pratiche di insegnamento? Terzo ed ultimo invito: come vorreste utilizzarle?
Buona scrittura!
A. la scala Forrester
1. Creatori quelli che pubblicano on line creando blog, pagine web...
2. Partecipanti critici che commentano e discutono on line
3. Partecipanti collezionisti che collezionano contenuti di vario genere
4. Partecipanti che usano social network (es: facebook)
5. Lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti on line
6. Inattivi
B. Come usate le risorse digitali nelle vostre pratiche di insegnamento?
C. Come vorreste usarle?
Siamo sia inattivi sia partecipanti che usano social network, nella fattispecie senza amicizia con studenti attuali.Preferisco dare l'amicizia solo a ex studenti.
RispondiEliminaSiamo lettori simpatizzanti che leggono, sentono e visionano contenuti on line non diamo amiocizia agli studenti prima del diploma
EliminaAbbiamo perplessità sulla logica: "Siamo inattivi e partecipanti?!!!"
EliminaSiamo in 4 e copriamo quasi l'intera scala.
RispondiEliminaMi colloco nella scala 4 e 5 . Sono su facebook ma non chatto volutamente con gli alunni e comunque limito molto la mia attività nella recettività.
RispondiEliminaNon sono capace di creare lezioni in formato digitale ma utilizzo nelle aule con la LIM (due classi seconde)lezioni prese in prestito su siti e blog
Per quanto riguarda la scala di Forrester, penso di potermi collocare al quarto livello, usando con una certa frequenza i social network, con finalità didattiche. A questo proposito, su facebook, ho creato degli spazi appositi per ciascuna delle classi in cui insegno. Insieme ai ragazzi, discutiamo di temi vari, di attualità o di approfondimento didattico. In me, non è nata prima la competenza nell'utilizzo delle risorse digitali, ma prima è emersa la necessità di dialogare in modo diverso con gli alunni e, per questo, ho lavorato da autodidatta.
RispondiEliminaNella scala di Forrester mi sento presente ai punti 2,3,4 e 5.
RispondiEliminaPer esercizi, per approfondimenti sia teorici che di laboratorio. Per utilizzare delle immagini e dei software applicativi (autocad, multisym, geogebra, office).
Con una maggiore velocità di trasmissione, tenuto conto di quella attualmente disponibile, quando ci sono numerosi accessi.
In effetti, ci sembra che ci siano più voci nella gradazione della scala forrester in cui ci si può riconoscere
RispondiEliminaUsiamo i social network, ci collochiamo sporadicamente nella II e più spesso nella V fascia. La Musacchio si diverte molto ad inserire post di Snoopy e socializza molto con le pari sue, donne sdolcinate in ricordo della tenera età. Lei sostiene per pura ironia. Sempre la Musacchio concede amicizia agli studenti. Marcovecchio si nasconde con un falso nome, non concede amicizia agli studenti ed è in amicizia soprattutto con organizzazioni sociali e politiche, per essere informato sulle iniziative che vengono organizzate. La Mercogliano usa sporadicamente facebook perché si dedica al altro. Comunque non rifiuta le nuove tecnologie e non concede amicizia agli studenti.
RispondiEliminaNon usiamo tecnologie digitali. La rete imternet funziona con molte difficoltà (sappiamo che va molto bene per gli uffici amministrativi e i laboratori specifici di informatica). In compenso non mancano adempimenti cartacei da eseguire per varie attività (giudizi, sottoregistri per corsi di recupero e successive verifiche). Si registra peraltro anche una scarsa domanda di informatica da parte degli alunni, più intenti invece con l'uso del cellulare o ad ascoltare musica. Saluti.
RispondiEliminaSono nella fascia 3.
RispondiEliminaLe tecnologie informatiche sono molto importanti nel mio lavoro, cerco di sfruttare "molto" il materiale sulla rete. Ritengo che sia il materiale semplificato che i software, mi permettono di lavorare su argomenti disciplinari nel modo più idoneo e tenendo presente le diverse necessità degli allievi con cui mi confronto.
Mi piacerebbe poter lavorare anche in classe con questi materiali, in modo da "stimolare" i ragazzi all'apprendimento. Costruire mappe, cercare materiale, ecc.
Siamo opportunisti informatici : ci colleghiamo per esigenze personali e di studio. Il nostro livello risulta al quinto posto nella scala di Forrester. I nostri alunni lavorano autonomamente con la nostra supervisione.
RispondiEliminaFausta e Marisa
Il nostro gruppo è composto da colleghi sia inattivi che partecipanti a faceboock. I secondi offrono amicizia solo ad ex studenti.
RispondiEliminaPenso che l'uso delle tecnolòogie digitali in ambito scolastico possa essere d'aiuto al fine di stimolare l'interesse degli allievi. Ritengo però che la realizzazione pratica di ciò non sia semplice in quanto manca una preparazione di base da parte dei Docenti che insegnano materie umanistiche. Sono lettore simpatizzante che legge, sente e visiona contenuti on line di argomenti letterari, storici e musicali.
RispondiEliminasecondo la scala Forrester mi colloco al quinto punto, uso spesso il computer per informarmi soprattutto su argomenti univesitari della disciplina da me insegnata cioè chimica e sui metodi utilizzati per cercare di coinvolgere sempre di più la classe.Poi invito gli alunni più motivati a collegarsi ai vari siti trovati o scarico materiale innovativo per le lezioni.
RispondiEliminaTuttavia non comunico direttamente usando tecnologie digitali e questo è forse il sistema che dovrei imparare ad utilizzare
Gigliola
per quanto riguarda la scala proposta riteniamo di poterci collocare tra coloro che utilizzano le tecnologie digitali sia in ambito scolastico, per quanto attiene allo svolgimento e applicazione della disciplina in laboratorio, sia in ambito privato cioè estraneo all'attività lavorativa, come utilizzatori di social network, in particolare facebook. Quest'ultimo è utilizzato come piattaforma di emozioni, interessi e scambi di opinione in merito a vari argomenti, a volte riesce ad essere anche una rete in cui si incontrano persone nuove che nutrono interessi e passioni in comune.
RispondiEliminaSiamo opportunisti informatici : ci colleghiamo per esigenze personali e di studio. Il nostro livello risulta al quinto posto nella scala di Forrester. I nostri alunni lavorano autonomamente con la nostra supervisione.
RispondiEliminaFausta e Marisa
Non è corretto fare nomi e poi pubblicare coperti dall'anonimato!!!
RispondiEliminaSinceramente se dovessi scegliere una posizione, mi collocherei al terzo livello della scala Forrester, in quanto uso la rete internet soprattutto per fare ricerche a scopo didattico e, operando nel sostegno, cerco di trovare contenuti sempre più semplici per gli allievi con diverse abilità, contenuti che successivsmente rielaboro adeguandoli agli stili cognitivi degli stessi.
RispondiEliminaPer quanto concerne le risorse digitali nelle mie pratiche di insegnamento, le uso soprattutto per puntualizzare meglio, attraverso l'uso dei programmi applicativi windows, quanto è stato fatto in classe, sia teoricamente, sia praticamente attraverso gli esercizi.
Desidererei usare le risorse digitali soptrattutto per i D.S.A. nel rispetto della legge 8/10/2010, come strumenti compensativi, tipo: penna digitale, correttore ortografico, sintetizzatore vocale.
Credo di classificarmi a livello 2 della scala, uso le risorse digitali nell'insegnamento; vorrei usarle in modo più completo ma la carenza di mezzi non lo consente.
RispondiEliminaRosa Lucia
Non credo di potermi collocare ad un livello ben definito della scala Forrester perchè, a seconda delle situazioni, potrei essere "inquadrato" nei livelli 2, 3 e 5.
RispondiEliminaNella pratica di insegnamento, mi capita di usare il pc per ricerche veloci, di dati e notizie attinenti alla mia disciplina.
Invece, per quanto riguarda la didattica, ho installato il programma Skype in modo da poter fare delle telelezioni ad uno studente che purtroppo, per la sua situazione di salute, non è in grado di frequentare le lezioni.
Inoltre, utilizzo un programma di desktop remoto, in modo da poter aiutare vari colleghi impegnati nella medesima attività, che si trovano in difficoltà con le risorse informatiche a loro disposizione.
Utilizziamo le tecnologie digitali nelle nostre pratiche di insegnamento soprattutto per lezioni multimediali, nell'illustrazione e nell'addestramento all'utilizzo di pacchetti applicativi. In altre istitutzioni scolastiche, alcuni di noi hanno sperimentato le classi virtuali attraverso la realizzazione di siti riservati, realizzazione di caccia alle informazioni nella rete, blog ecc.
RispondiEliminaTerzo ed ultimo invito: come vorreste utilizzarle?: Si è sempre notato un certo ostracismo da parte degli allievi anche quando si sperimentavano queste nuove tecnologie. Forse si auspicherebbe un maggior coinvolgimento e minori difficoltà tecniche all'interno delle istituzioni scolastiche
Le risorse digitali vengono adoperate nelle attività di laboratorio, utilizando software applicativi (elettrosystem, autocad, multisym7).
RispondiEliminaA) Siamo un gruppo di docenti che si colloca nel punto 2 della scala Forrester.
RispondiEliminaB) Nelle nostre pratiche di insegnamento usiamo le risorse digitali in modo piuttosto eterogeneo.
Tutte noi utilizziamo le tecnologie digitali per preparare lezioni e verifiche, programmare e comunque svolgere tutte le attività necessarie alla nostra professione.
Inoltre consultiamo diversi siti internet allo scopo di selezionare e prelevare materiale didattico. Utilizziamo vari blog dedicati per condividere informazioni, esperienze e buone pratiche. Le risorse digitali vengono utilizzate anche per preparare slides che vengono poi proiettate e discusse con gli alunni.
C) Stiamo frequentando un corso di aggiornamento sull'uso delle tecnologie digitali e in particolare sull'uso della LIM per poter utilizzare le nostre conoscenze per sfruttare le competenze digitali, cercando di usarle in modo non esclusivo ma complementare alla didattica tradizionale.
In conclusione poniamo due domande:
1) E' utile nella didattica quotidiana fare ricorso a canali trasmissivi multipli?
2) Possono esistere competenze digitali senza competenze di base (saper leggere e scrivere)?