sabato 19 marzo 2011

Per Carlo Colli

Dall’articolo di Emanuele Coppari comparso su Corriere Adriatico di lunedì 14 marzo “Era curioso e colto Carlo Colli. E ti ascoltava quando gli parlavi, con due dita a pizzicarsi la barba e la voglia di conoscere dalle pagine di un libro, dal mondo che ha girato, dalle parole di chi gli stava davanti. La Cisl marchigiana è triste , e un po’ più povera”. Caro Carlo, ti ricordo sorridente dietro una scrivania ingombra di pile di libri e giornali al punto da essere pressoché inutilizzabile a ironizzare con il tuo accento toscano sullo stile decisamente troppo retorico di un nostro collega … e le telefonate via skype entrambi lontani da casa (tu in Albania e io nel più vicino Molise) a raccontarmi di una cooperazione internazionale e di una formazione professionale ben lontane dai maneggi di bassa lega…Ti sono grato per i tanti consigli ricevuti…come quando mi hai detto di Lambert a Polverigi e ho iniziato a sentir parlare di Digital Storytelling…


Detto con poca cristiana rassegnazione, mi dispiace che te ne sia andato.

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