Stavo pensando ad alcune questioni legate alla formazione degli insegnanti e soprattutto alla funzione del tirocinio... Ho ritrovato la definizione di tirocinio come mondo virtuale di Schön, tema su cui sarebbe interessante lavorare:
"Il tirocinio è un setting progettatto allo scopo di apprendere una pratica. In un contesto che si avvicina molto al mondo della pratica, gli studenti apprendono attraverso il fare, sebbene il loro fare abbia una piccola ricaduta sul lavoro del mondo reale. Essi apprendono per mezzo di progetti prestabiliti che simulano e semplificano la pratica; oppure prendono parte a progetti del mondo del mondo reale ma sotto una stretta supervisione. Il tirocinio è un mondo virtuale, relativamente libero da pressioni, distrazioni e rischi rispetto al mondo reale, nonostante si riferisca ad esso. Si colloca nello spazio intermedio tra il mondo della pratica, il "profano" mondo della vuta ordinaria, e il mondo specialistico del sapere accademico" (Donald Alan Schön, Formare il professionista riflessivo, edizione italiana a cura di Maura Striano, Angeli, Milano 2006, p. 72)
"Il tirocinio è un setting progettatto allo scopo di apprendere una pratica. In un contesto che si avvicina molto al mondo della pratica, gli studenti apprendono attraverso il fare, sebbene il loro fare abbia una piccola ricaduta sul lavoro del mondo reale. Essi apprendono per mezzo di progetti prestabiliti che simulano e semplificano la pratica; oppure prendono parte a progetti del mondo del mondo reale ma sotto una stretta supervisione. Il tirocinio è un mondo virtuale, relativamente libero da pressioni, distrazioni e rischi rispetto al mondo reale, nonostante si riferisca ad esso. Si colloca nello spazio intermedio tra il mondo della pratica, il "profano" mondo della vuta ordinaria, e il mondo specialistico del sapere accademico" (Donald Alan Schön, Formare il professionista riflessivo, edizione italiana a cura di Maura Striano, Angeli, Milano 2006, p. 72)
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