sabato 24 dicembre 2011

Indicazioni per la tesina del laboratorio di metodologia...

Per le studentesse e gli studenti del Laboratorio di metodologia del gioco e dell’animazione
Elenco qui le caratteristiche della tesina che sarà l’oggetto del colloquio d’esame:
1. La tesina ha come finalità quella di presentare una progettazione didattica in cui sia presente la dimensione ludica, in tal senso può costituire sia la formalizzazione di una esperienza di insegnamento già realizzata sia una attività ancora da sperimentare.
2. Per quanto riguarda la lunghezza: circa 20.000 battute spazi ed immagini inclusi (dieci pagine da 2.000 battute).
3. La struttura: a) una introduzione che mostri una adeguata consapevolezza teorica in relazione al rapporto tra dimensione ludica e didattica, b) una parte centrale che illustri il progetto, ed infine c) l’analisi di un videogioco.
4. Per quanto riguarda l’analisi di un videogioco sono reperibili nell’aula virtuale sia un elenco di giochi sia una scheda di analisi. L’elenco fornito è solo indicativo: possono essere analizzati altri giochi.
5. Si ricorda infine che oltre ad una versione cartacea da consegnare con congruo anticipo in segreteria didattica, la tesina va pubblicata su Scribd (http://www.scribd.com/) e l’indirizzo va segnalato in un commento a questo post.

Buon lavoro... ma prima i miei migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo!

Per essere ammessi all'esame del laboratorio di metodologia del gioco...

Per le studentesse e gli studenti del Laboratorio di metodologia del gioco e dell’animazione
Elenco qui le attività/giochi che considero indispensabili per essere ammessi all’esame finale. Ometto ovviamente alcune attività/giochi (come il Gioco della Vita di Duccio Demetrio o la realizzazione in coppia di ritratti fotografici digitali che potevano essere realizzati solo all’interno degli incontri del laboratorio).
1. Creazione di un proprio account su Twitter ed essere follower di Labgioco (http://twitter.com/labgioco).
2. Aver individuato una frase o un termine da associare alla parola gioco ed averla pubblicata sul proprio account di Twitter (@labgioco 1) (con le vostre associazioni è stata creata la nuvola visibile a quest’indirizzo: https://picasaweb.google.com/107275254390201224997/NuvoleLoghiCollagesEMosaici?authkey=Gv1sRgCKmHkJW8mZXTNg#5682038878989996882).
3. Aver elaborato una nuova domanda per il gioco caccia al tesoro umano e averla pubblicata sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg1.
4. Aver partecipato al brainstorming on line: con che frase iniziare una conversazione con uno sconosciuto? (@labgioco 3) (attività opzionale).
5. Aver elaborato un acrostico di UNIMOL pubblicandolo come commento a questa immagine su Flickr http://www.flickr.com/photos/giovanni_neri/6350492246/.
6. Aver realizzato un acrostico con il proprio nome/cognome e averlo pubblicato sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg2.
7. Aver realizzato un mesostico con il proprio nome/cognome e averlo pubblicato sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg3.
8. Aver realizzato uno pseudonimo anagrammando il proprio nome/cognome e averlo pubblicato sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg4.
9. Aver realizzato il proprio monogramma e averlo pubblicato sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg5. Tutti i monogrammi realizzati sono visibili all’indirizzo https://picasaweb.google.com/107275254390201224997/MonogrammiLabGiocoNov2011?authkey=Gv1sRgCM73r86X6eP_bw.
10. Aver realizzato altri anagrammi partendo dalle indicazioni date in questo post: http://www.unanotaasettimana.blogspot.com/2011/04/anagrammi-1.html (attività opzionale).
11. Aver scritto e pubblicato una breve storia partendo dalle indicazioni date in questo post: http://www.unanotaasettimana.blogspot.com/2011/11/rodari-flickr-e-linventare-storie.html.
12. Aver realizzato il proprio autoritratto su carta. Gli autoritratti realizzati sono stati pubblicati qui: https://picasaweb.google.com/107275254390201224997/AutoritrattiLabGiocoNov2011?authkey=Gv1sRgCJqkwJ6-88PyXA.
13. Aver realizzato il proprio avatar (le indicazioni per realizzarlo sono qui http://www.unanotaasettimana.blogspot.com/2011/12/avatar-e-servizi-on-line.html) e averlo pubblicato sul proprio account di Twitter usando l’hashtag #unimolfbg6. Gli avatar realizzati sono visibili qui: https://picasaweb.google.com/107275254390201224997/AvatarLabGiocoDic2011?authkey=Gv1sRgCNvWxp7jy5L-pAE#. Aver sostituito nel proprio profilo Twitter l’immagine di default con un avatar.
14. Aver partecipato al gioco empatie digitali (qui le indicazioni: http://www.unanotaasettimana.blogspot.com/2011/12/empatie-digitali.html).
15. Aver scritto e pubblicato nel proprio profilo Twitter la propria biografia inviandone una copia usando l’hashtag #unimolfbg7.
16. Aver partecipato alla valutazione inviando le indicazioni richieste nei due tweet appositi (#unimolfbg8 e #unimolfbg9).
17. Aver indicato e argomentato la propria scelta per quanto riguarda l’avatar del profilo Twitter del Laboratorio (#unimolfbg10).

Natale 2011

Il piccolo presepio in una scatola di fiammeri donatomi tanti anni fa da un mio compagno di studi tornato dall'America latina...

lunedì 12 dicembre 2011

Empatie digitali

Per le studentesse e gli studenti del laboratorio di metodologia del gioco e dell'animazione
Anche questo è un post "di servizio", da riscrivere con maggiore accuratezza in futuro. Vi ricordo solo sommariamente quanto fatto a lezione e vi indico l'indirizzo che mi avevate richiesto.
Dopo avere realizzato autoritratti tanto in forma tradizionale quanto con strumenti digitali penso sia abbastanza chiaro come, per quanto abbiamo di esperimere la nostra identità tramite immagini, non ci sono immagini che ci soddisfino pienamente. Continuiamo però a relazionarci agli altri guardandoli in volto e traendo dal loro volto informazioni indispensabili. Per quanto l'empatia (e ho provato sia pure in modo approssimativo a spiegarvi cos'è) sia una modalità criticabile, rimane una risorsa ampiamente utilizzata. Da qui la mia proposta (riprendendo attività proposte da Staccioli in relazione alla ludobiografia): vi ho portato la riproduzione di vecchi ritratti di uomini, donne, bambini risalenti per lo più all'inizio del secolo scorso e vi ho chiesto di immedesimarvi empaticamente in quei volti e di scrivere una storia o di formulare una o più frasi in prima persona, come se vi foste completamente calati nella persona il cui ritratto fotografico sta davanti a voi. Abbiamo nel dopogioco raccolto e discusso i frutti di quanto fatto: la richiesta ulteriore è di documentare (magari riflettendo ancora) quanto abbiamo realizzato. Come concordato vi chiedo di inserire i vostri racconti/frasi come commenti ai ritratti che ho pubblicato on line su Flickr (sono ovviamente gli stessi, ritrovarli non dovrebbe essere difficile). Nel prossimo incontro riprenderemo il discorso...
Questo è l'indirizzo:

sabato 10 dicembre 2011

Immagini, identità e autoritratto

Una grande attenzione è stata data, e giustamente (basti pensare a quanto scritto da Duccio Demetrio), al rapporto tra formazione, identità e scrittura autobiografia, ma ho l’impressione che l’immagine sia all’interno di tali rapporti una risorsa almeno in parte inesplorata.
Interessante in tal senso quanto scrive Fabrizio Piccini, Ri-vedersi. Guida all’uso del ritratto fotografico per la scoperta e la costruzione di sé, Red Edizioni, Milano 2008 e della postfazione di Stefano Ferrari, Unità e molteplicità dell’Io nella dinamica dell’autoritratto, pp. 104-110.

Dalla Postfazione:
“nessuna immagine e nessun volto riesce a esprimere la complessità, o meglio la varietà del nostro essere” (p. 104).
“l’uomo, nonostante questa accertata dispersione dell’identità nella frammentazione dell’Io, aspira tuttavia a una sorta di unità che vorrebbe tradurre in un’immagine di sé sufficientemente univoca e rappresentativa . Un’immagine che, da una parte, gli sembra effettivamente conservare dentro di sé e che però, quando si manifesta visivamente, è sentita sempre come inadeguata , non riuscendo mai a corrispondere all’impressione (anche visiva) che il soggetto ha di se stesso” (p. 105).
“l’esigenza dell’autoritratto dovrebbe quindi essere quella di trovare, di volta in volta, un’immagine di sé abbastanza sintetica e abbastanza elastica nella sua specificità da essere in grado di rappresentarsi all’esterno nella ricchezza e polivalenza delle nostre aspirazioni: esercizio difficile e problematico, che passa per lo più attraverso una lunga serie di prove e che concretamente si traduce in diverse proposte di autoritratto” (p. 106).

mercoledì 7 dicembre 2011

Touring, interculturalità e gioco: un esperimento

Per gli studenti del laboratorio di metodologia del gioco
Riscriverò questo post in maniera adeguata: vi ho appena raccontato a voce l'idea del gioco che vi propongo, sugli stereotipi legati all'identità regionale.
Inseriremo con i commenti le domande per il gruppo a e per il gruppo b. Rispondete utilizzando la modalità di inserimento anonimo dei commenti e firmando il commento con gruppo a o gruppo b.
Se tutto va bene dovrebbe essere abbastanza divertente!
P.S. I vostri commenti non appariranno subito: verranno moderati in modo che possiate leggere l'altro solo dopo che avrete risposto....

domenica 4 dicembre 2011

Avatar e servizi on line

Per gli studenti del laboratorio di metodologia del gioco e dell'animazione


Come promesso vi segnalo, tra i tanti esistenti, due indirizzi per la creazione di avatar bidimensionali.


Il primo è Faceyourmanga: è gratuito ed offre una buone varietà di opzioni per creare il proprio avatar. Il tratto, spesso e da fumetto, è perfetto per creare icone per i propri profili on line. Questo è l'indirizzo: http://faceyourmanga.com/. Ho visto con piacere che già molti di voi l'hanno utilizzato.


Il secondo è Doppelme: anche in questo caso è un servizio gratuito. Iscrivendosi si ottiene un maggior numero di opzioni. Il tratto è più sottile e gli avatar risultano essere in qualche modo più geometrici. Questo è l'indirizzo: http://www.doppelme.com/.


Divertitevi!